E' nata l'alternativa ad Angela Merkel


Da qualche tempo in Germania la famosa catena di alimentari REWE ha messo in vendita un libro illustrato per bambini: Unser Deutschland, la nostra Germania. Una sorta di guida alla varietà e bellezza della Repubblica Federale, pubblicizzata con lo slogan: rossa, nera, magnifica!

Forse non è un caso che la nascita di Alternative für Deutschland (AfD), il nuovo partito che è stato inaugurato oggi a Berlino, avvenga in questo periodo in cui Unser Deutschland è così popolare. AfD guarda alla Germania per tutelarla dalla politica monetaria dell’Unione Europea e della Cancelliera Merkel, almeno questo è quello che sostengono gli euroscettici tedeschi. Al congresso non è mancato un po’ di orgoglio nazionale che si espresso, dal punto di vista folkloristico, in un signore con una fascia a tracolla con i colori della bandiera tedesca.

Le personalità più rappresentative di AfD sono il prof. Bernd Lucke, ideologo del movimento, il prof. Konrad Adam, giornalista e saggista di successo, Alexander Gauland, ex cristiano-democratico e anch’egli saggista, e Frauke Petry, energica imprenditrice tedesca. Scorrendo la lista dei promotori del partito le sigle più ricorrenti sono “Prof.” e “Dr.” (che in Germania ricevono solo coloro che hanno conseguito un dottorato di ricerca). Tra i militanti intervenuti una signora con titolo di dottore di ricerca ha ironizzato sui recenti scandali tedeschi che hanno visto coinvolti i Ministri zu Guttenberg e Schawan, affermando di aver ottenuto con onestà il proprio titolo.

Tra i sostenitori di AfD spicca anche l’ex presidente della Confindustria tedesca Hans-Olaf Henkel che, pur non iscritto, ha affermato di condividere lo spirito e le idee del nuovo movimento. Henkel era presente al congresso, insieme a Joachim Starbatty autore di Tatort Euro, un libro molto critico nei confronti della politica monetaria europea ed un invito ai cittadini tedeschi a ribellarsi ad essa. Era stato organizzato anche un banchetto con la possibilità di acquistare il libro e l’autore era lì ben disponibile per dediche e autografi.

Tra le file di AfD si contano inoltre numerosi esponenti usciti dalla CDU, dalla FDP e, in particolare, dal piccolo movimento Freier Wähler (molto radicato in Baviera) che si era già distinto negli ultimi tempi per un forte e sostenuto antieuropeismo e con il quale, inizialmente, sembrava potesse esserci una maggiore e duratura collaborazione.
L’intera macchina organizzativa del congresso fondativo è stata affidata a Michael Heendorf. Nonostante qualche difficoltà – poca dimestichezza a gestire le votazioni, una certa improvvisazione organizzativa e un programma approvato senza discussione – il congresso di Berlino è stato comunque un relativo successo di pubblico (circa 2000 persone) e anche di visibilità sulla stampa. Tuttavia, i giudizi sono spesso negativi in quanto, a parte le posizioni anti-euro, non si capisce bene cosa il partito intenda realizzare e soprattutto si chiedono numerosi commentatori se la migliore risposta alla crisi della moneta unica sia effettivamente la sua dissoluzione. Quanto costerebbe? Probabilmente molto, forse troppo.

All’Hotel InterContinental di Berlino, sulla Budapester Str., c’era (insieme a molta polizia) tanto entusiasmo intorno a questo nuovo progetto, come del resto già si era intuito dal movimento sui social network e dalle iscrizioni al partito (già 7000). Se questo possa tramutarsi in voti è ancora tutto da vedere
twitter @uvillanilubelli

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